LISTE D'ATTESA? TAGLIARLE SI PUÒ"
Finalmente una buona notizia: ottenere visite ed esami nei tempi previsti è possibile grazie agli Sportelli Diritto alla Salute, che contrastano il deterioramento della Sanità Pubblica. Coloro che si sono rivolti a loro hanno ottenuto un appuntamento entro la giornata successiva o pochi giorni dopo. Ma perché è possibile? Perché la legge garantisce questo diritto, spesso ignorato dal singolo cittadino. Questo silenzio favorisce il settore privato.
Molte persone hanno vissuto l'esperienza di rivolgersi al Cup per ottenere una visita e venire rimandate all'anno successivo, solo per scoprire che la prestazione sarebbe stata disponibile il giorno seguente se avessero pagato. Questa realtà colpisce ricchi e poveri, che affrontano spese ingenti o rinunciano alle cure per timore per la propria salute o quella dei propri cari.
Nel nostro podcast, raccontiamo l'incredibile iniziativa degli Sportelli Salute che ripristinano la fiducia nella possibilità di non dover subire passivamente la situazione. Enrico Bosani, Fausto Marchesi e Mariarosa Zanzi, tra gli "sportellisti storici", ci raccontano i risultati ottenuti dopo tre anni di attività.
I riferimenti normativi a cui gli Sportelli Salute fanno riferimento nei ricorsi sono i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e la legge 502 del 1992, che garantiscono il diritto alle prestazioni sanitarie entro tempi ragionevoli.
L'appello è rivolto a tutti per costruire altri sportelli, che crescono ogni settimana. Sul sito Sportellisalute.lo.it è disponibile l'elenco completo degli Sportelli Salute, gli orari di apertura e i contatti. Molti volontari, che hanno ottenuto la visita o la prestazione, ora mettono il proprio tempo a disposizione negli sportelli.
È possibile avere una SANITÀ PUBBLICA PER TUTTI, EFFICIENTE E GRATUITA. Ecco un'attività gioiosa che genera un alto tasso di soddisfazione. Un modello lombardo che ora viene replicato in altre regioni. "Se dobbiamo ringraziare qualcuno, ringraziamo quelli che hanno scritto la Costituzione", chiosa Enrico Bosani.
Inoltre, nella rassegna stampa internazionale, il confronto tra le testate ucraine, russe, cinesi e quelle del resto del mondo.
00.32.00 intervista a Fausto Marchesi, Enrico Bosani e Mariarosa Zanzi di Sportello Salute
01.17.49 Rivisioni I Film da Rivedere: La Sottile Linea Rossa
Ascolta ora!Parliamo di diritti umani e di incarcerazioni e prigionia ingiusta perché solo ad alcuni casi si dà risalto internazionale. Altri vengono taciuti. Leonard Peltier, a 80 anni sta ancora scontando una pena lunga 50 anni Leonard è detenuto ingiustamente negli Stati Uniti, vittima di un sistema giudiziario distorto e di un'agenda politica discriminatoria. "Fratello, hai smarrito il tuo nome? Lo hai perso sul muro, giocando a tris?"
"Freedom"dei Rage Against the Machine è solo una delle opere che artisti di tutto il mondo hanno dedicato a Leonard Peltier. Scritta nel 1992, Peltier era già in carcere da 15 anni, per un presunto crimine.
Non è uscito mai, nemmeno per il funerale di suo figlio o di sua sorella. Ha sempre proclamato la sua innocenza in un processo per omicidio fatto di false prove, montature, pressioni sulla giuria, per inchiodare l’attivismo dei nativi e intimidire tentativi di far sentire la voce di questo segmento della popolazione costantemente discriminato. Con noi Andrea De Lotto, giornalista, insegnante e attivista che ricostruisce i tasselli di questa ingiustizia contro la quale hanno protestato Premi Nobel, Amnesty International, Il Dalai Lama, Madre teresa di Calcutta, attivisti, politici, intellettuali e pensatori di tutto il mondo che da anni chiedono la sua grazia, ma tutti i presidenti americani si sono rifiutati di concederla.
E poi il tema della disumanizzazione nei campi di concentramento, specialmente come trattato da Primo Levi in "Se questo è un uomo", "È uno dei più potenti e dolorosi trattati sulla condizione umana sotto estremo stress e oppressione e il progressivo degrado fisico e morale a cui i prigionieri erano sottoposti. Nel
contesto specifico della fame, Levi descrive come questa diventasse una preoccupazione costante che consumava ogni pensiero, riducendo l'sistenza alla mera sopravvivenza. La fame era usata come uno strumento di controllo e tortura, rendendo i prigionieri disperati e disposti a tutto per un pezzo di pane”, scrive Fabio Marcelli, giurista internazionale e opinionista, nostro ospite in questa puntata, che analizza la situazione delle violazioni del diritto internazionale a Gaza.
E poi, per la rubrica Rivisini, il leggendario film di Wim Wenders "Il cielo Sopra Berlino".
00.00.01 Rassegna stampa internazionale
00.31.00 Andrea De Lotto racconta Leonard Peltier, il nativo in carcere in Usa da 48 anni
00.53.00 intervista al giurista internazionale Fabio Marcelli
1.15.03 Rivisioni - i film da rivedere Il Cielo Sopra Berlino
Foto di S&E
Ascolta ora!Una puntata da ascoltare a occhi chiusi. Siete a conoscenza di quante tonnellate di vestiti vengono buttate via ogni anno? E quale rapporto intratteniamo con gli oggetti delle nostre vite? Oggetti smarriti, ereditati per generazioni o acquistati compulsivamente... tutti facciamo parte di queste categorie, spesso senza porci domande sulle contraddizioni. In questa puntata di Spazioubick, esploreremo questi aspetti, esaminando due realtà agli opposti estremi: gli oggetti conservati dai migranti italiani in Canada e la cultura dell'iperconsumismo della fast fashion. Chiudi gli occhi e viaggia con noi attraverso gli oggetti che definiscono le nostre vite e le nostre società. Accompagnateci mentre le nostre ospiti condividono istantanee che ci spingono a riflettere. Da un lato, esploreremo gli oggetti conservati dai migranti italiani in Canada e dai loro discendenti, con la professoressa Anna CiardulloVillapiana, poetessa che incanta e le sue poesie lette dalla voce di Fabrizio De Giovanni. Perché la migrazione non è un fenomeno che riguarda solo “gli altri”. Immaginate se in Italia ci fossero cattedre e finanziamenti che si occupano della memoria della nostra comunità marocchina, pachistana, filippina o bengalese, che qui di certo non hanno mai ricevuto tanta attenzione. Dall'altro, analizzeremo l'iperconsumismo nella fast fashion e i suoi impatti negativi sull'ambiente e sui diritti dei lavoratori. Esploreremo anche le contraddizioni della Gen Z, una generazione che si impegna per il cambiamento climatico ma che, al contempo, mostra una dipendenza compulsiva dall'iperconsumismo della fast fashion, con la nostra corrispondente da Parigi Chiara De Martino. E, alla fine, gli occhi risulteranno aperti
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Ascolta ora!Cosa fare, quando non c’è più niente da fare? Per Franco Berardi, detto Bifo, filosofo, uno dei più grandi pensatori del XX secolo, un leggendario pensatore - lo ha definito recentemente El Pais - ha una risposta: disertare. Perché quando si fugge non ci si limita a fuggire, ma si trovano complici, affinità, si creano legami, nuove idee e, perché no?, nuove armi con le quali difendersi da un mondo sempre più inumano.
Non vuole dare ordini né suggerimenti, ma interpretare i segni. Non fare niente, non collaborare con nessun potere, non partecipare a nessuna politica, rifiuta qualsiasi lavoro tanto son tutti, mal pagati e inutili. Cerca soltanto amicizia, piacere condiviso, frugalità e condivisione. “Vedo tendenze inevitabili ma anche processo di diserzione, possiamo chiamarlo autonomia dal ruolo che ci viene imposto. Mi proponete di andare a uccidere? Non ci vado. Mi proponete di lavorare per un salario di fame? Non lavorerò. Mi proponete di fare dei figli perché diventino vittime? Non procreerò. Se siamo in grado di sottrarci massicciamente alla guerra, al disastro climatico, allo sfruttamento. Se siamo in grado di lasciare i guerrieri e gli inquisitori da soli, inizia un processo di diserzione positiva”.
Nella rassegna stampa: articoli - rivelazione che portano a galla la realtà che non si racconta nel circolo dell’informazione mainstream.
00.00.01 Rassegna Stampa internazionale
00.25.12 INTERVISTA AL FILOSOFO FRANCO BERARDI- BIFO
1.08.08 RIVISIONI: Sorry, we missed you - di Ken Loach
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Ascolta ora!In che modo lo stress alimenta il cancro? Una novità epocale spiegata a Spazioubick dall’oncologo numero 1 mondiale del melanoma. Nell'ultima emozionante puntata di Spazioubick, due ospiti d'eccezione affrontano i due problemi più urgenti per l'umanità. Paolo Ascierto, oncologo dell’Istituto dei Tumori di Napoli, commenta uno studio olandese che svela una sconvolgente verità: lo stress non solo alimenta il cancro, ma riduce anche l'efficacia delle terapie. Una ricerca che getta nuova luce sulle terapie e offre speranza a milioni di famiglie. E ancora, l'opinionista Fabio Marcelli e dirigente dei Giuristi Democratici a livello internazionale, illumina con elementi nuovi il dibattito su Gaza, smontando il mito della guerra di religione e spiegandoperché Israele - secondo il Diritto Internazionale - non può giustificare il massacro invocando il diritto alla difesa.
E ancora, qual è la parola dell’anno 2023? Rispondono gli ascoltatori.
01.01.01 Rassegna stampa Internazionale
00.35.14 Intervista a Paolo Ascierto
00.57.00 Intervista a Fabio Marcelli
1.23.28 Rivisioni- I film da rivedere - Nato il 4 Luglio - di Oliver Stone
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C'è un gigantesco problema di approssimazione e diseducazione, nei media, quando si parla di violenza di genere. Con una precisione e un'intelligenza illuminante, il criminologo Francesco Paolo Esposito ha risposto, nella mia trasmissione SpazioUbick, ai negazionisti del femminicidio. “Trovo scriteriata e pericolosa questa moda di rinnegare il concetto di femminicidio sostenendo che sia un semplice omicidio.
La distinzione tra omicidio e femminicidio evidenzia come il contesto e le motivazioni dietro un crimine possano essere fondamentali per comprenderne la natura.
Il rifiuto di etichettare la violenza contro le donne come semplice omicidio sottolinea la necessità di riconoscere e affrontare la specificità della violenza di genere, che spesso è radicata in dinamiche di potere e controllo basate sul genere. Questa consapevolezza può contribuire a una migliore comprensione del fenomeno e a un'azione più efficace per prevenirlo.
Se uccido mia sorella per motivi di eredità è un omicidio ma se uccido la mia compagna perché lasciandomi mi getterebbe nel buio e nella solitudine è FEMMINICIDIO”. Perché il linguaggio è fondamentale e non se ne può più della melassa familistica che fa parlare dei “fidanzatini”.
Su questo terreno di cultura sempre giustificazionista, si tollera e si perpetua la violenza di genere.
Da Parigi, Chiara De Martino, nella sua corrispondenza ci ha raccontato dell'iniziativa francese dei "traslochi" finanziati dalle autorità , per mettere in sicurezza le donne. L'offerta di supporto pratico alle vittime, come il fornire un ambiente sicuro attraverso il cambiamento di residenza, è un passo positivo verso la protezione delle donne in situazioni di pericolo. Un dibattito vivace, a cui hanno preso parte moltissimi ascoltatori che hanno alimentato altre riflessioni inedite e profonde sulla patologia culturale che nemmeno avvertiamo, da tanto vi siamo immersi.
Sulla fornitura di armi italiane a Israele, abbiamo sentito Giorgio Beretta: La continua fornitura di armi a Israele da parte di Stati Uniti e Unione europea è da Amnesty International. Questo potrebbe rendere i fornitori complici di violazioni del diritto internazionale. Si chiede all'Unione europea di interrompere le forniture, ma finora ha solo espresso posizioni di principio senza azioni concrete. E all’Italia di interrompere la fornitura.
00.00.00 INTERVISTA A FRANCESCO PAOLO ESPOSITO- CRIMINOLOGO
00. 18.55 Collegamento con Chiara De Martino- corrispondente da Parigi
00.48.26 Rivisioni -I FILM DA RIVEDERE- Apocalypse now
00.59.00 Intervista Giorgio Beretta – Rete pace e Disarmo
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Ascolta ora!
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DUE TESTIMONIANZE IMPERDIBILI:
Trasformare la questione migranti in una risorsa.
Confindustria Brescia dà il via a un processo di inserimento lavorativo dei rifugiati nei centri d’accoglienza. Roberto Zini, vicepresidente di Confindustria Brescia, racconta il progetto.
L’idea è di partire dal tirocinio retribuito da 600 euro a 900 euro e poi passare a un contratto di assunzione vero e proprio, secondo i contratti nazionali. Una soluzione che sposa accoglienza e lungimiranza.
“Il tema non va affrontato come emergenza e noi a Brescia abbiamo istituito un percorso di
formazione che prevede istruzione linguistica, di norme sulla sicurezza sul lavoro e di formazione”.
Un esempio che speriamo verrà emulato.
E poi vi proponiamo il monologo Gabor Matè, medico, speaker e scrittore di fama internazionale “Noi ebrei abbiamo imposto un incubo a qualcun altro per il nostro sogno”. Il ripensamento di un sopravvissuto all’olocausto, ex sionista, che racconta di aver pianto due settimane dopo aver visitato Gaza”. Un monologo toccante, che invita a riflettere, che ha ottenuto milioni di ascolti sui social in inglese e che Max Basilone ha tradotto e doppiato per noi in italiano.
“Nel 1948, storici israeliani ebrei hanno dimostrato senza ombra di dubbio che l'espulsione dei palestinesi è stata persistente, diffusa, crudele, omicida e un tentativo deliberato. Questo è ciò che viene chiamato "la Nakba" o "la catastrofe". In Canada esiste una legge che vieta di negare l'Olocausto. Tra l'altro, io non credo in questo tipo di leggi. Ma in Israele non è consentito menzionare la Nakba, anche se è alla base stessa della fondazione dello Stato. Una volta che ho preso coscienza di tutto ciò, la mia reazione è stata pensare: "Abbiamo forse creato questo bellissimo sogno, ma abbiamo imposto un incubo a qualcun altro”."
Ascoltatelo dall’inizio alla fine in Spazioubick.
00.31’.40 DIAMO LAVORO AI MIGRANTI NEI CENTRI D’ACCOGLIENZA- Roberto Zini-Confindustria Brescia
00.47’.00 RIVISIONI- I FILM DA RIVEDERE - Il cammino della speranza di Pietro Germi
00.50’.34” IL DOTTOR GABOR MATE’ E IL RIPENSAMENTO DI UN EX SIONISTA DOPO AVER VISITATO GAZA
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Ascolta ora!Dopo la strage di Ustica, coloro che dovevano deporre in aula perché a conoscenza di fatti rilevanti , sono morti. Dodici decessi sospetti per suicidi o strani incidenti, a pochissima distanza l’uno dall’altro, di cui ha parlato il giudice Rosario Priore. Un quadro inquietante e poco diffuso, che ricostruiamo a Spazioubick, per contribuire alla conoscenza di una pagina che tutti -soprattutto giovani - i giovani hanno il diritto di conoscere. Prima, nella rassegna stampa, una fotografia del mondo scattata analizzando le usanze, gli obblighi e i divieti sulle mance. Attenzione perché in un alcuni paesi può essere offensivo lasciarla, non importa a quanto ammonti e le usanze anche in quest’ambito costituiscono un interessante punto di osservazione sulla cultura di quella nazione. In Cina ogni individuo è considerato uguale a un altro e lasciare una mancia cozza con questa premessa di parità. In Russia era considerata un’offesa per la dignità dei lavoratori. Ora è sdoganata , ma ammantata dal pudore contenuto nella frase: le offro un thè. In Giappone i lavoratori eseguono le proprie attività con estremo orgoglio, per cui ad alcuni visitatori è capitato di vedersi inseguire per strada dopo aver lasciato una mancia che in quel paese costituisce un motivo di imbarazzo. Così come negli Stati Uniti, invece, la mancia è resa indispensabile dall’abitudine di sottopagare gli addetti alla ristorazione e al turismo, che contano sulla mancia, che ormai ammonta al 20-25% dello scontrino. Un limite massimo che sta generando la tipflation, vale a dire un’inflazione delel mance che per la prima volta porta quel Paese a interrogarsi su questa procedura. Tutto questo è raccontato dalla Bbc, in uno dei pezzi della rassegna stampa internazionale di Spazioubick, che poi fa tappa in Antartico, sove i ghiacci hanno raggiunto il minimo storico. (The Wired)
I SOLDI FANNO LA FELICITA’?
A proposito di denaro? I soldi danno la felicità? La controversa domanda è stata oggetto di uno studio che ha visto impegnato tra gli altri perfino Daniel Kahneman, il premio nobel per l’economia considerato il padre della finanza comportamentale. (Academy of Sciences), Accademia nazionale delle scienze National Academy of Sciences nel 2023, ci avverte che la scienza la risposta a questa domanda ce l’ha.
GEOPOLITICA
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è stato ricevuto a Pechino dal presidente cinese Xi Jinping: entrambi hanno concordato sull'importanza di stabilizzare le relazioni per evitare che la competizione tra i due Paesi degeneri in conflitto (Reuters).
E ancora, la corrispondente dalla Francia, Chiara De Martino, ci racconta un processo senza precedenti a dei giovani neonazisti.
Per la rubrica Rivisioni, il film "Nato il 4 luglio" di Oliver Stone
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Ascolta ora!A Spazioubick Aaron Maines, scrittore, giornalista americano e corrispondente del Wall Street Journal in Italia, che affianca Irene Zerbini nella rassegna stampa internazionale. Approfondire le storie che plasmano il nostro pianeta è la sua specialità.
E poi, la vicenda stupenda e rara di un gemellaggio che ha per protagonisti diciassettenni italiani e diciassettenni afgane a cui è negato il diritto all’istruzione. Così dieci studentesse afghane, dai 14 ai 18 anni, adolescenti a cui è vietato frequentare la scuola per il ritorno della Shaaria, si prodigano a cucire alcune borse con tessuti etnici di risulta, che poi vengono acquistate dagli studenti pugliesi per rivenderle online. E sta procedendo con grande successo. Un modello che andrebbe emulato. L’idea è nata dal felice incontro tra Fabio Diamante, co-fondatore della scuola "School of Enlightenment" e il liceo "Galilei-Costa" di Lecce, in particolar con il docente di informatica, specializzato in micro imprenditorialtà giovanile, Daniele Manni. Così, dalla teoria sono nate due start up under 18. Una in Afghanistan, la "Princess Amani" e un'altra qui in Puglia, la "Etica etnica".
00.04’.08” Intervista ad Aaron Maines
00.50’09” Intervista a Fabio Diamante
01. 03’.13” Intervista a Daniele Manni
01.12’.20” Rivisioni: Palombella Rossa di Nanni Moretti
01.22’.12” Rivisioni: Siccità di Paolo Virzì
Foto di S&E
Ascolta ora!Davvero aiuta parlare del cancro come fosse sempre una “battaglia” da parte di chi ne è colpito? Quanto incide il linguaggio bellico sull’approccio alla cura? C’è anche questo articolo nella rassegna stampa internazionale.
Nella parte legata al dibattito: abbiamo, in Italia un problema serissimo legato alla demografia, in che modo una gestione intelligente delle migrazioni potrebbe aiutare e al tempo stesso creare opportunità per persone che devono lasciare il proprio paese?
Una domanda che rivolgiamo a due ricercatrici, Daniela Bolzani, dell’Università di Bologna e Camilla Spadavecchia, dell’università di Tillburg, esperte di imprenditoria migrante. Come si potrebbe, anche in Italia, valorizzare il potenziale di talenti e competenze che chi emigra porta con sé e contribuire alla competitività di questa nazione. Cosa si potrebbe imparare dall’Olanda?
E poi, con noi Agnese Allasia, che da 9 anni si prende cura dei due figli della sorella uccisa dal marito e ha portato avanti campagne di sensibilizzazione verso i bisogni delle migliaia di orfani del femminicidio e delle famiglie affidatarie. Lei ha inviato una lettera a Repubblica per la festa della Mamma. Per mettere fine alla serie di femminicidi che si potevano salvare, denuncia l’inerzia e la mancata formazione di chi indaga e raccoglie le denunce. E propone un intervento nuovo per gli uomini maltrattanti.
00.05’.18” rassegna stampa internazionale
00.37’. 00” intervista a Camilla Spadavecchia e Daniela Bolzani
01.07’.00” intervista ad Agnese Allasia
Nella rubrica Rivisioni:
00.32’.31” Youth_ La giovinezza, di Paolo Sorrentino
01.34’.00” Parasite, di Bong Joon-ho
Foto di S&E
Ascolta ora!Il professore più bravo del mondo: ce l’abbiamo in Italia ed è il docente vincitore del Global Teacher Award. Un insegnante che è riuscito ad aprire i giovani alla visione del tutto è possibile, guidandoli verso l'autostima e la fiducia in sé e nel presente/futuro. Daniele Manni, certificato come il miglior professore del mondo, è il nostro ospite oggi a Spazioubick. Trasforma sedicenni in imprenditori di successo che gestiscono le proprie startup, ha un metodo che è una didattica rivoluzionaria. Noi scopriremo con lui cosa fa nelle sue classi. Per mille motivi che ci spiega nel corso della trasmissione.
E prima, nella rassegna stampa internazionale una riflessione su come dirsi addio (Npr); lo scacchiere geopolitico sempre in mutamento (Reuters), il dollaro sta per diventare carta igienica (New York Times).
Nell rubrica Rivisioni:
00.02’.34” Ostia, di Pier Paolo Pasolini
00.05.18” rassegna stampa internazionale
00.31. 00 intervista a Daniele Manni
Foto di S&E
Ascolta ora!Chi va all’estero dove vuole vivere?
La classifica dei paesi più vivibili prende in esame anche fattori di solito non esaminati, come la facilità a fare amicizia e l’inquinamento. L’incredibile tolleranza che i paesi ricchi hanno sviluppato sulla crudeltà e sull’accettazione che una parte dell’umanità debba semplicemente soffrire e morire ribalta l’idealismo post seconda guerra mondiale in cui si erano teorizzate le tutele per i rifugiati e la solidarietà. È uno degli articoli più belli che sia mai stato scritto sul cambiamento della percezione dell’immigrazione e del rifugiato apre la nostra rassegna stampa internazionale. (New York Times) La persona più difficile da perdonare (Psyché); I giovani di oggi e le auto: fine di una storia d'amore (The Economist); se il jet privato si usa anche per la tratta Brescia - Verona l'ambiente piange (News in Germany): questo e altri risvolti del mondo in evoluzione nel nostro viaggio sulle testate internazionali. Che ci porta inevitabilmente alle proteste in Francia e alle differenze sulla percezione della vita e del futuro, sviscerate dalla nostra corrispondente da Parigi, Chiara De Martino - giornalista.
Atterriamo poi nella Turchia post terremoto per scoprire che, nella tragedia, si è aperta però una corsa alla solidarietà che ha coinvolto anche i social e che ha determinato azioni concrete a favore di chi ha perso tutto o vive in un edificio pericolante.
00.00 Spazioubick- rassegna stampa internazionale
00.41’.00 Intervista a Salin Samli -corrispondente della tv turca in Italia
1.03’.00” Intervista a Chiara de Martino - giornalista parigina
Foto di Sabino Esposito
Il 64% delle persone non si trova nel lavoro o nel ruolo che gli si addice (The Indipendent): quello che le persone oggi vogliono dal mondo del lavoro segna la fine del "sogno" ma sorprende anche in positivo. E poi… facciamoci una domanda… "Messi all’angolo, spinti all’estremo, siamo sicuri di poter anticipare come reagiremmo"? (CNN); La corte penale internazionale che condanna Putin e ignora i responsabili delle morti in Iraq e in altri conflitti (Pagina 12). Questo e altro nella nostra rassegna internazionale.
Mentre si invocano pene più severe e rigore per i giovani che delinquono, il criminologo Duilio Loi illustra il successo dei percorsi di recupero dei ragazzi dall'esistenza complessa.
E ancora, il direttore del magazine spagnolo "22Periodico" ci illsutra i divieti entrati in vigore in Spagna nello sforzo per contrastare la siccità.
00. 01" rassegna stampa internazionale
30'.16" intervista al criminologo Duilio Loi
48'.48" intervista al giornalista Giovanni Giacchi
Foto di S&E
Ascolta ora!LIBERE: un libro che parte dalle voci, testimonianze dirette di giovani donne, italiane, a prescindere dai documenti che hanno in tasca. L'autrice, Martina Castigliani, ai nostri microfoni, scompone i dubbi, le paure, la determinazione di ragazze che non hanno più il loro nome e la loro identità, oggi in Italia, ribellarsi ai matrimoni forzati vuol dire dover scappare da casa, rompere i rapporti con la famiglia, rinunciare alla propria identità. La loro urgenza è far sapere a più donne possibile che c’è un’alternativa. È un messaggio potentissimo. Anche dopo la morte di Saman Abbas non è stata allestita una strategia che abbia una visione perché non si ripetano episodi di questo tipo, non c’è un intervento della politica, della scuola, della cultura, come sottolinea Raul Daoli, ex sindaco di Novellara, che ha messo in protezione 17 ragazze, durante i suoi mandati, sfidando anche la legge.
E con noi, anche un attivista straordinario, portatore e conoscitore di due culture, quella italiana e quella pachistana, WAJAHAT ABBAS KAZMI sollecita anche la burocrazia: le forze dell’ordine devono rilasciare il duplicato del permesso di soggiorno alle ragazze in pericolo e non costringere a mendicare il rilascio dei documenti a un padre che per loro ha in mente un altro piano o, peggio, e costringerle a tornare a casa - come è successo a Saman Abbas - rischiando la vita.
0’01” Rassegna stampa internazionale
39’18” Martina Castigliani- giornalista
50’00” Wajahat Abbas Kazmi -regista
1.09’40” Raul Daoli - ex sindaco di Novellara (Re)
1. Rivisioni - Frozen River- trailer
Foto di Sabino Esposito
Si parla tanto della necessità di ricorso al negoziato. Ma come avviene un negoziato? Ci sono similitudini tra le negoziazioni personali e internazionali.
Esiste una questione di “punteggiatura” cioè è cruciale il momento in cui io individuo l’inizio del litigio. Uno degli interessati può cominciare da un certo punto e il “contendente” da un altro fatto, magari risalente a qualche anno fa. È uno degli errori impostazione delle negoziazioni.
Parola di FRANCESCO AQUILAR, psicologo e psicoterapeuta cognitivista, esperto di psicologia della negoziazione, autore di diciotto volumi, che spiega quali sono gli errori della negoziazione, dall’utilizzo degli stereotipi, alla manipolazione alla ricerca di conferme delle proprie idee. Un’intervista preziosa che indica la strada per la scelta strategica che possa portare un vantaggio concreto per tutti gli interlocutori, senza necessariamente appoggiare le convinzioni morali dell’altro.
Un grande tema quello del negoziato, in cui sono impegnati professionisti intorno al mondo, come ci racconta GIOVANNI SCOTTO, professore dell’università di Firenze, formatore maieutica e formatore, esperto dei processi di negoziazione internazionale.
E nella rassegna stampa internazionale si prende in esame la rivoluzione che ognuno di noi può apportare, perché la negoziazione è un pò quello in cui siamo costantemente impegnati tutti, nelle attività di ogni giorno.
Dunque: un invito a cena può cambiare i destini del mondo? Dimentichiamoci di insetti o sostituzione proteica, qui non si parla di ciò che mettiamo nel piatto, ma di chi invitiamo. Scegliamo sempre i commensali fra amici ed affini, dovremmo sceglierli tra i nemici.
Un interessantissimo esperimento del Guardian, che l'ha fatto (The Guardian); un’ altra questione irrisolta che dovrebbe sollevare preoccupazione in diversi paesi: Sono i #giovani ad avere più spese degli over 65 ma i governi non se ne occupano mai. Ecco perché servono politiche e veri e propri ministri per l'equità generazionale (The Globe and Mail).
E tanto altro nel podcast per comprendere meglio i cambi- amenti e le tendenze fuori dai confini.
29’00” GIOVANNI SCOTTO
39’ 00” FRANCESCO AQUILAR
49.50 MARTINA CASTIGLIANI autrice di Libere- 5 giovani donne che raccontano come hanno detto No ai matrimoni forzati
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Ascolta ora!Un ospite d'eccezione a "Spazioubick": Calogero Germanà, il questore sopravvissuto a un agguato di Matteo Messina Denaro. Il racconto di quei momenti ai nostri microfoni e il suo appello rivolto alla coscienza del boss arrestato e ora al 41 bis.
E poi: il nostro giro intorno al mondo grazie ai pezzi pubblicati dalla stampa internazionale ci fa fare tappa nelle Filippine. E poi: perchè dare agli altri la libertà di sbagliare? secondo un filosofo di Cambridge offrire consigli è un atto immorale (The Guardian); cosa fanno i nonni intorno al mondo e come cambiano l'economia del pianeta (The Economist); come evitare che il lavoro danneggi la salute mentale dei dipendenti (The Time). Questo e tanti altri temi nel nostro podcast sulle testate internazionali, per scoprire i trend e le curiosità fuori dai nostri confini.
Benvenuti a Spazioubick, la trasmissione che ci porta in giro per il mondo per scoprire storie inesplorate e di grande attualità. In questa puntata, avremo l'onore di avere come ospite Antonio Nicaso, italocanadese, uno dei massimi esperti mondiali di lotta alla mafia, autore di 42 libri, sceneggiature hollywoodiane e docente di antimafia negli Stati Uniti. Nicaso ci spiegherà perché "non si esalta quando sente di arresti spettacolari" e ci parlerà della contraddizione della limitazione alle intercettazioni. Inoltre, nella Rassegna stampa Internazionale, esploriamo la fuga di lettori e ascoltatori e vedremo come invertire questo fenomeno in espansione scopriremo La ricerca del Reuters Institute for Journalism che indica la strategia più efficace. E,ancora: Denunciare i social. Sono le scuole pubbliche di Seattle a trascinare in tribunale Tik Tok, Facebook e Instagram. Perchè? (Npr) Per i danni che causano alle giovani menti “La funzione generale di like in cui qualcuno pubblica qualcosa e poi sta aspettando il riconoscimento può davvero avere un impatto sull'autostima delle persone. Perché se poi il like non arriva o peggio ti arriva un insulto sul tuo aspetto, gli effetti sono disastrosi” Npr.
Per attrarre i lavoratori- che in molti casi sono merce rara- le aziende americane ricorrono al “Pick Your Salary”, scegli che tipo di salario vuoi (Business Insider). Cos’è il Forum di Davos, che si dà per scontato tutti sappiano cos’è- ma non è così. Infine, quando "avere tutto coincide con l’inizio della fine". Un articolo del Wall Street Journal sul sottile confine tra la grande soddisfazione e il compimento del disastro, con particolare attenzione al delicato equilibrio tra Vita e Lavoro. E tanto altro. Non perdete la nostra sezione di "Rivisioni" , un'indicazione dei grandi film da Rivedere.
#antimafia #storiemondiali #giornalismo #davos
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